Tipi da..... Assoluti
08-05-2017 23:08 - News Generiche
Lo Stadio della Farnesina ha ospitato la prima fase dei Campionati di Società Assoluti, ed è l´occasione in cui tutti tornano alla "casa madre" per dare il proprio apporto; anche le squadre militari fanno rientrare gli atleti alle Società di origine: esempi come Veronica Borsi ai 100hs per l´ACSI o la Martinelli ai 5000m per la società reatina, hanno reso le gare ancora più spettacolari.
La Tirreno Atletica Civitavecchia richiama a sé tutte le forze e riesce ad incastrarle come un puzzle ben studiato: così ecco Federico Orlando, da studente fuori sede, onora le gare degli 800m (2´00"50), 1500m (4´14"50) e la 4x400 con i compagni Stefanini-Silvestrini-Scifo conclusa in 3´47"29 che caparbiamente mantengono la terza posizione della serie; come poi Samuele Scifo che da storico mezzofondista passa a sostenere la squadra con la prova del salto in lungo con la misura di 4,88m (1cm dal personale); così come l´eclettico Lorenzo Patanè, che, dopo ben sei anni dal primo posto delle liste provinciali del salto in alto, accantona l´appuntamento fisso con le barriere per ritornare all´asticella con la misura onorevole di 1,60m e si sfida alla prima nel salto triplo piantando il picchetto a 11,47m.
Nel giro di pista l´Allievo Simone Silvestrini vince la batteria in 57"66, affronta gli 800m in 2´18"04 tra i compagni Valerio Stefanini in 2´08"41 e il novizio Francesco Dandolo (2001) in 2´38"54.
Fonte: Patrizia Rotolo
La Tirreno Atletica Civitavecchia richiama a sé tutte le forze e riesce ad incastrarle come un puzzle ben studiato: così ecco Federico Orlando, da studente fuori sede, onora le gare degli 800m (2´00"50), 1500m (4´14"50) e la 4x400 con i compagni Stefanini-Silvestrini-Scifo conclusa in 3´47"29 che caparbiamente mantengono la terza posizione della serie; come poi Samuele Scifo che da storico mezzofondista passa a sostenere la squadra con la prova del salto in lungo con la misura di 4,88m (1cm dal personale); così come l´eclettico Lorenzo Patanè, che, dopo ben sei anni dal primo posto delle liste provinciali del salto in alto, accantona l´appuntamento fisso con le barriere per ritornare all´asticella con la misura onorevole di 1,60m e si sfida alla prima nel salto triplo piantando il picchetto a 11,47m.
La regola cardine dei C.d.S è di coprire almeno 14 gare per poter accedere alla seconda fase, ogni atleta è chiamato a rivestire almeno due gare e può capitare di sostenere la squadra gareggiando in specialità inusuali.
In una Società non professionista ma con grande "materiale umano" come la Tirreno, ogni atleta ha una grande importanza; la caratteristica di chi pratica il "nobile sport" È e DEVE essere quello di essere responsabili verso la propria Società e i compagni di bandiera, dove il risultato della gara è solo l´apice di ciò che è la persona e la condotta dell´atleta è lo specchio dell´atteggiamento nella quotidianità.
In una Società non professionista ma con grande "materiale umano" come la Tirreno, ogni atleta ha una grande importanza; la caratteristica di chi pratica il "nobile sport" È e DEVE essere quello di essere responsabili verso la propria Società e i compagni di bandiera, dove il risultato della gara è solo l´apice di ciò che è la persona e la condotta dell´atleta è lo specchio dell´atteggiamento nella quotidianità.
Gli Assoluti, hanno portato all´esordio sul rettilineo gli Allievi Filippo Masoni e Luca Di Gruso con un ottimista 12"57 e 13"78 e la chiusura di giornata li ha visti protagonisti della 4x100 con l´inossidabile Massimo Dolci M40 ai blocchi e il veterano Federico Ubaldi che porta il testimone al traguardo in 49"72. La seconda gara di velocità è affidata a Marco Zeroli che conclude in 24"45 . Per il settore lanci, Giuseppe Passarelli M70 scaglia il giavellotto a 27,70m in buona compagnia del velocista Christian Panico, fermo per uno stiramento, che si dedica così ai lanci: al Peso da 7,260kg sfiora l´ingresso in finale con la misura di 9,33m e nel disco da 2Kg la miglior misura è di 21,31m; a guardargli le spalle Passarelli con 17,14m.
Nel giro di pista l´Allievo Simone Silvestrini vince la batteria in 57"66, affronta gli 800m in 2´18"04 tra i compagni Valerio Stefanini in 2´08"41 e il novizio Francesco Dandolo (2001) in 2´38"54.
Nelle gare lunghe, Vittorio Casalini corre autoritario ad aggiudicarsi la batteria in 4´27"57; con lui Davide Galeani in 4´33"78; Valerio Guida in 4´52"99 e Matteo Marino al personale con 4´47"71.
I 3000 siepi ritornano prerogativa di Federico Ubaldi sotto i 10´ in 9´59"73 tempo che gli vale la 6^ posizione.
I 3000 siepi ritornano prerogativa di Federico Ubaldi sotto i 10´ in 9´59"73 tempo che gli vale la 6^ posizione.
Ultima gara della prima fase, i 5000m. Appassionanti sia al maschile che al femminile con battistrada celebri che trainano il gruppo a risultati positivi: Personale demolito di ben 22" per Valerio Guida che termina in 18´08"04 e per Matteo Marino che lo sfiora di 1", 18´19"44 per lui.
Silvia Nasso con i muscoli caldi dal 1500m del giorno precedente (5´17"02) abbatte il PB di 10" e conclude in 19´33"96.
Così, con la somma dei punteggi, la squadra passa il turno e può accedere alla seconda fase.
Silvia Nasso con i muscoli caldi dal 1500m del giorno precedente (5´17"02) abbatte il PB di 10" e conclude in 19´33"96.
Così, con la somma dei punteggi, la squadra passa il turno e può accedere alla seconda fase.
Lucrezia Adamo, in prestito per quest´anno tra le file della squadra reatina, conferma l´ottima condizione intravista con il secondo posto al campionato regionale della 20´ di corsa siglando, al debutto sulla distanza dei 1500m, il minimo di partecipazione ai campionati italiani con 4´58"88 che va ad affiancarsi a quello già realizzato sulla pista di casa nel 3^ Memorial Oscar Barletta in 11´08"50 sulla distanza dei 3000m.
Per la sezione biancoblu delle gare podistiche, al "Corri Bravetta" di 10km, Alessandro D´Orazio conclude in 39´26, sesto di categoria M45; mentre alla 20^ edizione del "Trofeo uomo-cavallo" la parte dedicata ai giovanissimi ha premiato gli esordienti: Leonardo Dolci (2006), Miryam Tofi (2007), Elena Dolci (2009) e Ifa Di Gennaro (2011).
Fonte: Patrizia Rotolo