Si cala il tris: Campioni nazionali AICS e Trofeo Pietro Mennea
18-09-2022 12:37 - News Generiche
foto di Ugo Arciprete
Sono 950 atleti/ gara più le staffette presenti al 56^ Campionato nazionale di Atletica Leggera AICS in pista a rappresentare 23 province italiane e sono ben 241 atleti/gara più staffette i portacolori della Tirreno Atletica Civitavecchia.
117 medaglie di maggior valore, una trasferta di circa 200 presenze tra atleti, tecnici, dirigenti e famiglie: numeri da mettere i brividi per la società di Atletica Leggera di Civitavecchia che conquista per la terza volta di seguito il Trofeo di Qualità con una novità nel regolamento dei punteggi che restringe ancor di più la corsa alla vittoria, con solo i migliori dieci punteggi, sulla base delle tabelle FIDAL, validi per il calcolo dell'assegnazione del tricolore. La squadra biancoazzurra torna a casa anche con la coppa della manifestazione e anche il “9^ Trofeo Pietro Mennea”, per il terzo anno di seguito, sarà di casa al “Moretti-Della Marta”, Trofeo assegnato alla squadra con più atleti in gara. AICS Roma torna così sul gradino più alto del podio rappresentato nella totalità dai colori della nostra città.
L'orgoglio viene fuori da più pagine di questa meravigliosa esperienza in terra romagnola: la qualità dei risultati in primis, essendo una società agonistica si punta ad ottenere il massimo da ogni competizione; gli atleti tutti si sono impegnati con grande dedizione, tre giorni di gare in cui non si sono risparmiati mai: atleti veterani, iscritti da pochi mesi, bambini, cat giovanili e assolute e il gruppo adulti over 35 che si è messo in gioco senza remore dove l'impegno non ha età, dai piccoli 2018 fino all'immenso Riccardo Virtuoso M85.
Tante le prestazioni di rilievo, ne elenchiamo solo alcune rimandando al file risultati i riscontri numerici completi: la 4x100 assoluta di Feuli-Patanè-Masoni-Mangano sigla il PB, il record societario e segna la storia con un sub 44” (43”99) che raccoglie gli applausi di tutto lo stadio. Nella 4x400 sfida fra sette squadre, la testa a testa di Masoni-Mangano-Vanzetti con la squadra riminese si conclude negli ultimi metri del rettilineo con un volitivo Ubaldi che chiude in 3'23”72 lasciando in seconda posizione i ragazzi romagnoli sulla carta più accreditati. Nelle gare individuali tanti i risultati di pregio e tantissime le gare avvincenti: i 100m assoluti con la vittoria di Masoni in 11”18 argento per Feuli in 11”38 e degli allenatori/atleti Mangano e Patane' in 11”82 e 11”86. Tra i giovanissimi U18 si registrano risultati di rilievo e conferme come nel salto in alto o i salti in estensione , dalla sezione lanci tra vortex, disco e giavellotto, ottime le prospettive intraviste nei Cadetti e importanti conferme dagli Allievi, concludendo poi con le due categorie agli antipodi cioè i Master, segnalando la velocità con Mauro Scherzo M55 in 12”7 sui 100m e il lungo di Mario Pelliccione M45 oltre i 5m e con l'impegno massimo delle cat esordienti che animano con risate e giochi il parterre ma nel momento in cui varcano la linea della call room per accedere in campo rivestono perfettamente il ruolo di atleti.
Ogni anno, la trasferta è un appuntamento irrinunciabile, sebbene molto faticoso per lo staff organizzativo, sebbene impegnativo tecnicamente perché giunge a ridosso del fisiologico “fermo ferragostano” che deve calcolare i ritmi della preparazione agonistica, sebbene sia fissato alla settimana che precede i campionati federali, nessuno però intende rinunciare a questa tre giorni di full immersion nell'Atletica e nel coinvolgimento dell'Associazione.
“Sette ore sui campi per tre giorni e la condivisione di momenti sportivi, creare collante tra le famiglie e tra i ragazzi tutti seppur di varia età. Le foto dei nostri soci Ugo Arciprete e Manuela de Angelis raccontano molto più di poche righe che tentano di riportare un movimento corale: raccontano di sofferenze in campo, di amarezza per una gara andata meno bene del previsto, di sorrisi di felicità per la vittoria, di abbracci con i compagni, di soddisfazione per aver superato un limite personale, del conforto dell'allenatore e della sua coerente analisi della gara, di post gara fatti di momenti di socialità e poi le battute e le risate che ci auguriamo rimangano nel calderone della vita di ognuno di noi. In riunione tecnica pre-apertura dei giochi, parlando con il Presidente nazionale Molea, abbiamo toccato vari punti, soprattutto dirigenziali, il filo conduttore è la sinergia comune, è un'attività simultanea di più funzioni che provocano un unico effetto per la creazione dell'individuo all'interno di una comunità. Parole importanti sulle quali si apre una vastità filosofica di impulsi.
Quel che è certo è che il campionato nazionale AICS, è un ottimo banco di prova per i campionati regionali che ci attendono al rientro e per concludere l'anno agonistico con i possibili record aggiornati.
Ma quel che è ancora più certo che si rientra con una grande boccata di ossigeno per affrontare la quotidianità che ci attende nell'impianto di casa, il “Moretti-della Marta”, una quotidianità fatta di allenamenti sette giorni su sette, di studio per gli aggiornamenti tecnici, di cura e manutenzione costante del campo. È una grande famiglia, con tutti gli impegni, le difficoltà, le fatiche, le preoccupazioni e le tante gioie che ogni buona famiglia conduce e continueremo a portare in alto il nome dell'Atletica civitavecchiese con l'orgoglio della nostra Storia iniziata tanti anni fa dai patriarchi mantenendo come “guiding believes” il fattore umano dell'Associazione utile a creare una grande società sportiva.
Fonte: Patrizia Rotolo
117 medaglie di maggior valore, una trasferta di circa 200 presenze tra atleti, tecnici, dirigenti e famiglie: numeri da mettere i brividi per la società di Atletica Leggera di Civitavecchia che conquista per la terza volta di seguito il Trofeo di Qualità con una novità nel regolamento dei punteggi che restringe ancor di più la corsa alla vittoria, con solo i migliori dieci punteggi, sulla base delle tabelle FIDAL, validi per il calcolo dell'assegnazione del tricolore. La squadra biancoazzurra torna a casa anche con la coppa della manifestazione e anche il “9^ Trofeo Pietro Mennea”, per il terzo anno di seguito, sarà di casa al “Moretti-Della Marta”, Trofeo assegnato alla squadra con più atleti in gara. AICS Roma torna così sul gradino più alto del podio rappresentato nella totalità dai colori della nostra città.
L'orgoglio viene fuori da più pagine di questa meravigliosa esperienza in terra romagnola: la qualità dei risultati in primis, essendo una società agonistica si punta ad ottenere il massimo da ogni competizione; gli atleti tutti si sono impegnati con grande dedizione, tre giorni di gare in cui non si sono risparmiati mai: atleti veterani, iscritti da pochi mesi, bambini, cat giovanili e assolute e il gruppo adulti over 35 che si è messo in gioco senza remore dove l'impegno non ha età, dai piccoli 2018 fino all'immenso Riccardo Virtuoso M85.
Tante le prestazioni di rilievo, ne elenchiamo solo alcune rimandando al file risultati i riscontri numerici completi: la 4x100 assoluta di Feuli-Patanè-Masoni-Mangano sigla il PB, il record societario e segna la storia con un sub 44” (43”99) che raccoglie gli applausi di tutto lo stadio. Nella 4x400 sfida fra sette squadre, la testa a testa di Masoni-Mangano-Vanzetti con la squadra riminese si conclude negli ultimi metri del rettilineo con un volitivo Ubaldi che chiude in 3'23”72 lasciando in seconda posizione i ragazzi romagnoli sulla carta più accreditati. Nelle gare individuali tanti i risultati di pregio e tantissime le gare avvincenti: i 100m assoluti con la vittoria di Masoni in 11”18 argento per Feuli in 11”38 e degli allenatori/atleti Mangano e Patane' in 11”82 e 11”86. Tra i giovanissimi U18 si registrano risultati di rilievo e conferme come nel salto in alto o i salti in estensione , dalla sezione lanci tra vortex, disco e giavellotto, ottime le prospettive intraviste nei Cadetti e importanti conferme dagli Allievi, concludendo poi con le due categorie agli antipodi cioè i Master, segnalando la velocità con Mauro Scherzo M55 in 12”7 sui 100m e il lungo di Mario Pelliccione M45 oltre i 5m e con l'impegno massimo delle cat esordienti che animano con risate e giochi il parterre ma nel momento in cui varcano la linea della call room per accedere in campo rivestono perfettamente il ruolo di atleti.
Ogni anno, la trasferta è un appuntamento irrinunciabile, sebbene molto faticoso per lo staff organizzativo, sebbene impegnativo tecnicamente perché giunge a ridosso del fisiologico “fermo ferragostano” che deve calcolare i ritmi della preparazione agonistica, sebbene sia fissato alla settimana che precede i campionati federali, nessuno però intende rinunciare a questa tre giorni di full immersion nell'Atletica e nel coinvolgimento dell'Associazione.
“Sette ore sui campi per tre giorni e la condivisione di momenti sportivi, creare collante tra le famiglie e tra i ragazzi tutti seppur di varia età. Le foto dei nostri soci Ugo Arciprete e Manuela de Angelis raccontano molto più di poche righe che tentano di riportare un movimento corale: raccontano di sofferenze in campo, di amarezza per una gara andata meno bene del previsto, di sorrisi di felicità per la vittoria, di abbracci con i compagni, di soddisfazione per aver superato un limite personale, del conforto dell'allenatore e della sua coerente analisi della gara, di post gara fatti di momenti di socialità e poi le battute e le risate che ci auguriamo rimangano nel calderone della vita di ognuno di noi. In riunione tecnica pre-apertura dei giochi, parlando con il Presidente nazionale Molea, abbiamo toccato vari punti, soprattutto dirigenziali, il filo conduttore è la sinergia comune, è un'attività simultanea di più funzioni che provocano un unico effetto per la creazione dell'individuo all'interno di una comunità. Parole importanti sulle quali si apre una vastità filosofica di impulsi.
Quel che è certo è che il campionato nazionale AICS, è un ottimo banco di prova per i campionati regionali che ci attendono al rientro e per concludere l'anno agonistico con i possibili record aggiornati.
Ma quel che è ancora più certo che si rientra con una grande boccata di ossigeno per affrontare la quotidianità che ci attende nell'impianto di casa, il “Moretti-della Marta”, una quotidianità fatta di allenamenti sette giorni su sette, di studio per gli aggiornamenti tecnici, di cura e manutenzione costante del campo. È una grande famiglia, con tutti gli impegni, le difficoltà, le fatiche, le preoccupazioni e le tante gioie che ogni buona famiglia conduce e continueremo a portare in alto il nome dell'Atletica civitavecchiese con l'orgoglio della nostra Storia iniziata tanti anni fa dai patriarchi mantenendo come “guiding believes” il fattore umano dell'Associazione utile a creare una grande società sportiva.
Fonte: Patrizia Rotolo
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